La persona è misura della politica e dell’azione dello spazio pubblico. Centralità della persona significa tutela della vita in ogni sua fase ed in ogni sua fragilità, significa difesa di quel luogo dove la persona ha origine e sviluppa la sua naturale dimensione relazionale ovvero la famiglia quale cellula fondamentale della società. La famiglia è la prima agenzia di welfare perchè essa genera, cura ed educa i cittadini di domani, assiste e si fa carico di disabili ed anziani, mantenendo vivo quel legame tra generazioni che è fondamentale per il futuro di qualunque società. Intorno a questo nucleo originale occorre costruire un nuovo sistema di politiche sociali e socio-sanitarie, valorizzando i compiti che già la famiglia svolge ed offrendo ad essa una rete di supporto ed aiuto in un’ottica sussidiaria. Da questo punto di vista è limitante parlare di welfare, o di ogni altro ambito della Pubblica Amministrazione locale, come sola questione di diritti. Noi, in linea con il programma della Regione Lombardia, preferiamo farne una questione di diritti e di doveri insieme, per cui oltre al bisogno espresso dal singolo si riconosca la capacità di risposta delle famiglie, delle associazioni, del privato sociale, profit e non profit e delle reti di mutuo-aiuto, quale espressione di quel “dovere” costituzionale riconosciuto a ciascun cittadino di contribuire al progresso civile e sociale. Una amministrazione della “cosa pubblica” così pensata è meno dispendiosa e più funzionale, perché valorizza energie capillarmente diffuse sul territorio e fornisce risposte più puntuali ai bisogni dei cittadini. Un metodo questo, applicabile in molti ambiti della vita della nostra città, dalla educazione alla scuola, dallo sport alla cultura, dal commercio alle attività imprenditoriali, in ogni ambito dove il volontariato o la responsabilità del singolo si gioca inequivocabilmente per un bene per tutti.
Tavoli con le Associazioni: attivare nei diversi ambiti (sportivo, sociale, culturale, ambientale, educativo, etc...) dei tavoli di incontro tra Amministratori ed Associazioni, ma soprattutto tra le Associazioni stesse. Questo al fine di permettere un confronto ed una condivisione tra le Associazioni, così che diventino sempre più protagoniste del luogo in cui operano.
Distribuzione dei Contributi alle Associazioni: anche la distribuzione dei contributi disponibili và regolata e condivisa, proseguendo il lavoro già effettuato che vede, nei diversi ambiti, regolamenti distinti che definiscono le modalità con cui attingere alle risorse economiche disponibili.
Attivare la “Casa delle Associazioni” che possa accogliere ed ospitare le Associazioni del territorio.
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